Linguistica-Webinar-060520

Lingua e scrittura: strumenti e metodi per migliorare la produzione del testo scritto

La nostra Classroom

Questo webinar fa parte di una programmazione più ampia, dedicata all’interazione tra linguistica e didattica in classe, e pensata per condividere e sviluppare attività, idee, suggerimenti, e per instaurare uno scambio di esperienze e necessità. Per questo abbiamo creato una piattaforma di discussione online: puoi accedere alla stanza dedicata di Google Classroom, utilizzando il codice jdibcze. Speriamo che questa diventi un punto di incontro tra tutte le competenze fin qui coinvolte, per poterci scambiare opinioni sulle attività e proposte inedite per temi, metodi e strumenti di lavoro a scuola.

Le caratteristiche di un buon testo secondo la Linguistica testuale

Quali sono le caratteristiche linguistiche che fanno di un testo scritto un “buon” testo? Coesione, coerenza, intenzionalità, accettabilità, informatività, situazionalità e intertestualità sono quelle individuate da Dressler e Beaugrande in Introduzione alla linguistica testuale (1984) - puoi trovare una discussione sulla Linguistica Testuale scritta dal linguista Massimo Colella presso questo link.

A partire da queste sette caratteristiche, abbiamo sviluppato un percorso di attivazione delle competenze di analisi linguistica propedeutiche alla produzione di testi scritti. Il percorso è incentrato sull’analisi e la comprensione di tre macro-caratteristiche, che richiamano (e ampliano) le sette proposte da de Beaugrande:

  1. Grammatica: prende spunto dalla caratteristica di coesione (de Beaugrande), ed è messa in pratica attraverso l’uso di un’etichetta per l’annotazione. Successivamente, nella tabella dell’attività, lo studente riporterà i dettagli degli elementi grammaticali identificati.
  2. Lessico: elemento derivato dal concetto di informatività (de Beaugrande); questo elemento è composto da due etichette, parole attese e parole inattese, che permettono di rafforzare il vocabolario già noto e di ampliarlo con parole (e rispettivi usi) nuove.
  3. / Connotazione: elemento derivato dal concetto di prosodia semantica, che va ad aggiungersi alle sette caratteristiche individuate dalla Linguistica Testuale. Permette di accedere ad un livello di astrazione maggiore, basato su Grammatica e Lessico, includendo quel portato sociale alla base della comprensione e produzione di una comunicazione situata in un contesto comunicativo. La connotazione è messa in pratica attraverso due etichette, che permettono di evidenziare connotazione positiva e connotazione negativa.

Il percorso in tre passaggi permette l’identificazione e l’analisi di caratteristiche formali e strutturali centrali al testo, e propedeutiche alla creazione di un testo (in termini di struttura interna e di vocabolario, adeguatezza del testo all’interno del contesto comunicativo, livello di difficoltà del testo rispetto a conoscenze pregresse su un dato argomento). L’analisi permette inoltre di insegnare - in maniera “indiretta” - quelle sette caratteristiche (de Beaugrande) alla base di un buon testo.

Per svolgere l’attività con GSuite abbiamo creato un template in bianco, che può essere utilizzato - anche riadattandolo secondo le proprie necessità - per l’analisi di qualsiasi testo, sia letterario sia argomentativo. Nella sezione Spunti per attività in classe abbiamo inoltre incluso due schede di attività (una con testo argomentativo, una con testo letterario) già pronte per essere utilizzate! Nel corso delle prossime settimane creeremo inoltre dei dataset sulla piattaforma doccano, attraverso la quale sarà possibile svolgere l’attività di annotazione in maniera più fluida.

Quali sono le condizioni di testualità su cui i ragazzi hanno più difficoltà? Vorreste pensare insieme a delle attività sui connettivi testuali, espressioni anaforiche, o altro? Scrivetecelo nella nostra Classroom!

Testo scritto e prosodia semantica: un approccio linguistico

Per scrivere un “buon testo” non basta però rispettare tutte le condizioni di testualità: è anche necessario saper esprimere le giuste connotazioni e accezioni di significato, un fenomeno che in linguistica chiamiamo prosodia semantica. Pensiamo al caso degli aggettivi celeberrimo e famigerato: entrambi esprimono l’idea di qualcosa di “famoso, celebre”, ma celeberrimo ha una connotazione prevalentemente positiva, mentre famigerato prevalentemente negativa. Altro esempio più informale: la locuzione all’italiana1. Questa presenta sia connotazione positiva sia negativa, ognuna delle quali dipendente dall’ “oggetto” in questione. Quando si tratta di “manifestazioni culturali che contraddistinguono una nazione, in questo caso l’Italia, e ne evidenziano un certo stile e certe modalità d’espressione”1, allora la connotazione è prevalentemente positiva:

Quando invece la locuzione è usata per descrivere processi, atteggiamenti, azioni relative a campi semantici quali la politica, l’economia, etc… allora la connotazione diventa negativa, ad indicare “qualcosa che funziona male o viene svolto superficialmente”:

Scrivo, quindi leggo

La linguistica cognitiva spiega - tra le tante cose di cui si occupa - i meccanismi attraverso i quali noi esseri umani apprendiamo il linguaggio (le parole, la sintassi, gli usi, i significati, etc…). Alla base di questo apprendimento c’è un fenomeno chiamato entrenchment, che può essere descritto in breve come

the ongoing reorganization and adaptation of communicative knowledge. Entrenchment posits that our linguistic knowledge is continuously refreshed and reorganized under the influence of social interactions. It is part of a larger, ongoing process of lifelong cognitive reorganization whose course and quality is conditioned by exposure to and use of language, and by the application of cognitive abilities and processes to language.[^2]

la continua riorganizzazione ed adattamento del sapere comunicativo. L’entrenchment assume che le nostre conoscenze linguistiche siano costantemente aggiornate e riorganizzate attraverso le interazioni sociali. Questo è parte di un più ampio processo di riorganizzazione cognitiva - che prosegue nel corso di tutta la vita - e la cui qualità e traiettoria è condizionata dall’esposizione e dall’uso della lingua, e dall’utilizzo di abilità cognitivo per l’elaborazione del linguaggio.

L’esposizione (diretta o indiretta, attiva o passiva) al linguaggio è dunque fondante per l’acquisizione di nuove competenze linguistiche (ci concentriamo qui su quelle linguistiche, ma lo stesso processo si occupa anche di altre competenze-extra linguistiche). Le attività di analisi e di annotazione - già ampiamente utilizzate nelle classi di ogni ordine e grado - permettono dunque sia di far emergere in maniera più esplicita le caratteristiche degli elementi linguistici; sia di esporre gli studenti ad esempi reali d’uso, vero e proprio carburante del processo di entrenchment. È per questo motivo che le attività che proponiamo includono una parte di annotazioni di testi, arricchita da concetti mutuati dalle scoperte della linguistica contemporanea.

Spunti per attività in classe

Template GSuite per annotare le caratteristiche linguistiche

Come mettere in pratica l’annotazione dei tre elementi (grammatica, lessico, connotazione) discussi fino ad ora? Abbiamo preparato un template in Google Docs contenente le istruzioni e lo schema di annotazione - senza alcun testo precaricato - che potete trovare (e scaricare, modificare, etc…) a questo link. Più sotto invece trovate delle schede attività già pronte, create usando il template di base.

Testo argomentativo

Da questo link puoi scaricare un template già pronto per un’attività didattica di annotazione di un brano argomentativo. Si tratta di un recente articolo - apparso su linkiesta.it - dal titolo Strani giorni | Runner, untori e il bisogno di odiare chi esce da casa

Testo letterario

Da questo link puoi scaricare un template già pronto per un’attività didattica di annotazione di un brano tratto dal capitolo XXI de I Promessi Sposi (La notte di Lucia e quella dell’Innominato).

Un piccolo extra

A partire dagli esercizi che vi abbiamo proposto, ecco due ulteriori spunti che modificano quanto proposto sopra:

L’importanza della scrittura collaborativa

Scrivere è un’attività faticosa, nella quale lo studente è chiamato a mettere in campo competenze cognitive complesse quali la capacità di analisi, riflessione e pianificazione strutturata dei contenuti. Soprattutto in questi giorni, la tecnologia può rivelarsi un’enorme opportunità, offrendoci un approccio diverso alla didattica della scrittura. Gli strumenti digitali infatti, come quelli presenti nella G-Suite, consentono a docenti e studenti di lavorare sul processo di scrittura, che diventa visibile e analizzabile in tutti i passaggi grazie alle “versioni” dei documenti. Collaborare alla stesura di un testo - pratica già ampiamente adottata nelle classi - permette di approfondire non solo le competenze di scrittura, ma anche di lettura, attraverso un processo di peer-review in cui gli studenti-autori sono anche studenti-lettori e sono coinvolti nelle fasi di correzione. Infatti, la possibilità di commentare “in tempo reale” invita lo studente ad una costante riflessione metalinguistica sul testo, grazie al supporto dei docenti e della classe. La griglia che vi proponiamo nei nostri template per gli esercizi di annotazione funziona anche come guida per la valutazione e l’autovalutazione per gli studenti: può essere utilizzata per tenere traccia delle parole annotate e quindi servire come griglia di riferimento per le successive fasi di di scrittura e produzione testuale.

Note

“Occorrenze, collocazioni e semantic prosody dell’espressione “sostantivo + all’italiana” in italiano, inglese e tedesco: un’indagine corpus-driven” [^2]: Schmid 2017 prefazione

Riferimenti bibliografici

  1. da Franzini, M., 2012.  2